La biotecnologia francese Chenevia, con sede nel Morbihan, ha recentemente annunciato di aver ricevuto l’autorizzazione ufficiale dall’Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza dei Medicinali (ANSM) per lanciare un programma di ricerca dedicato alla cannabis per uso terapeutico.
Questa autorizzazione permette a Chenevia di iniziare a produrre cannabis per uso medico, per il momento a scopo di R&D, e si unisce alle alcune aziende che già dispongono del prezioso sesamo.
L’azienda ha anche annunciato la costruzione di un impianto di produzione di cannabis di 2.000 metri quadrati, progettato per operare interamente secondo gli standard EU-GMP.
Per finanziare questo progetto, Chenevia ha lanciato una campagna di raccolta fondi da 3 milioni di euro all’inizio del 2025. Secondo Quentin Beauvais, uno dei tre soci dell’azienda, l’80% dei fondi è già stato assicurato, compresi 600.000 euro da investitori come Bretagne Sud Angels e BA 35, mentre il resto è stato fornito da prestiti bancari. Per completare l’operazione, è stata lanciata una campagna di 500.000 euro di equity crowdfunding sulla piattaforma Gwenneg.
La nuova struttura dovrebbe essere operativa entro 18 mesi e potrebbe generare circa 20 posti di lavoro a lungo termine.
Oltre a questo obiettivo, la PMI coltiva e commercializza canapa CBD dal 2020. Con una produzione locale annuale di diverse tonnellate, l’azienda rifornisce settori quali cosmesi, nutraceutica e cura degli animali. Chenevia punta a un fatturato compreso tra 500.000 e 1 milione di euro in questo mercato entro il 2025.
In un comunicato stampa, l’azienda ha sottolineato la sua ambizione di “generare dati scientifici solidi per comprendere meglio il ruolo potenziale dei cannabinoidi nella gestione del dolore, dei disturbi neurologici o di altre malattie croniche”.
Chenevia ha inoltre espresso l’importanza di contribuire a un settore che rimane poco sviluppato in Francia, ma che potrebbe in ultima analisi offrire nuove opzioni terapeutiche per i pazienti e nuove opportunità per il settore biotecnologico.
Tuttavia, il quadro normativo è ancora bloccato in Francia, in attesa di un nuovo governo, mentre le aziende francesi di cannabis terapeutica sono pronte a far emergere un’industria forte in Francia e i pazienti continuano ad aspettare chi può farlo.