Curaleaf ha annunciato la certificazione di un nuovo dispositivo per la cannabis terapeutica: il primo dispositivo portatile di inalazione di liquidi per la somministrazione precisa di cannabinoidi, in parole povere, una penna da svapo.
Sviluppato in collaborazione con Jupiter Research, il dispositivo ha ottenuto la certificazione di dispositivo medico UE di Classe IIa ai sensi del Regolamento (UE) 2017/745.
Un salto di qualità certificato nella cannabis terapeutica
Questo nuovo dispositivo da inalazione certificato è dotato di un sistema di cartucce magnetiche e di un alimentatore ricaricabile che consente un dosaggio costante e controllato ed è destinato agli estratti di cannabis.
Boris Jordan, presidente e amministratore delegato di Curaleaf Holdings, ha spiegato l’importanza della certificazione:
“Il raggiungimento della certificazione medica dell’UE è più di una pietra miliare normativa, è un’innovazione nella cannabis medica. Siamo orgogliosi di offrire un dispositivo che soddisfa i più alti standard di sicurezza e qualità, e non vediamo l’ora di aiutare i pazienti e gli operatori sanitari in tutta Europa e oltre con una nuova opzione di trattamento precisa e discreta.”
La certificazione apre un percorso legale per la distribuzione del dispositivo nell’UE, nel Regno Unito, in Canada e in Australasia, e quindi a milioni di potenziali pazienti.
Perché è importante
Ottenere la certificazione medica in Europa è complesso. Con questo dispositivo di vaping certificato classe IIa, Curaleaf sta compiendo un passo che pochi produttori di cannabis medica hanno raggiunto: la piena integrazione nel campo della medicina convenzionale.
Questo conferisce una nuova legittimità alla terapia con cannabinoidi, ora veicolata da un sistema di somministrazione credibile quanto un inalatore medico. Questa pietra miliare crea anche un importante precedente normativo. Ora, altri dispositivi potrebbero seguirne l’esempio, aprendo un nuovo mercato per gli strumenti medici a base di cannabis che sono intelligenti, sicuri e riproducibili su larga scala.
Precisione terapeutica e uso controllato
La mancanza di precisione dei metodi tradizionali (fumo, ingestione) è stata a lungo un freno all’adozione della cannabis medica. Il dispositivo sviluppato con Jupiter Research corregge a priori questa situazione: dosaggio controllato, inalazione rapida, cartuccia magnetica e batteria ricaricabile offrono una somministrazione affidabile e riproducibile adattata ai protocolli medici.
Questo probabilmente renderà più facile per gli operatori sanitari raccomandare cannabinoidi per indicazioni come il dolore cronico, l’epilessia o l’ansia, senza vaghezza o stigma.
Il suo formato modulare apre inoltre la strada a formulazioni personalizzate, incorporando terpeni mirati, cannabinoidi rari o dosi personalizzate. Un’innovazione che sta già anticipando la prossima tappa: una medicina a base di cannabis tanto personalizzata quanto efficace.
Prendere il largo in un mercato ancora poco chiaro
Mentre molti operatori europei rimangono concentrati sulla coltivazione o sull’estrazione, Curaleaf si distingue per un prodotto certificato progettato per i sistemi sanitari. Questo posizionamento le conferisce un vantaggio normativo difficilmente recuperabile, soprattutto in Paesi come la Germania e il Regno Unito, dove l’accesso dei pazienti è ostacolato dalla mancanza di infrastrutture adeguate.
You must be logged in to post a comment Login