Il mercato tedesco della cannabis, che è in piena espansione e ora si stima valga quasi 670 milioni di euro secondo Prohibition Partners, sta entrando in una fase di incertezza politica e normativa.
La recente caduta della coalizione “luce tricolore”, che era alla base della legalizzazione parziale della cannabis, ha aperto la strada a una nuova era politica dominata dai cristiani democratici (CDU). Questi ultimi hanno immediatamente inasprito i toni, minacciando ripetutamente di restrire o addirittura annullare le riforme realizzate negli ultimi 18 mesi.
La pubblicazione del primo rapporto di valutazione intermedia sugli effetti della riforma, avvenuta la scorsa settimana, potrebbe ridisegnare il futuro del settore.
Ekocan: la prima valutazione ufficiale della CanG
Denominato Ekocan (Evaluation of the Konsumcannabisgesetzes), il progetto è la prima delle tre valutazioni commissionate dal governo federale sulla Konsumcannabisgesetz (KCanG), entrata in vigore il 1° aprile 2024.
Condotta dall’University Medical Centre Hamburg-Eppendorf in collaborazione con diversi istituti di ricerca, questa valutazione commissionata dal Ministero Federale della Salute durerà dal gennaio 2025 all’aprile 2028. Altri due rapporti sono previsti per aprile 2026 e aprile 2028.
Lo studio si concentra sulla coltivazione privata e comunitaria non commerciale di cannabis per uso personale, la pietra angolare della CanG, pur affrontando alcune sovrapposizioni con il mercato medico.
I punti principali sono: modelli di consumo, protezione dei giovani, impatto sulla salute, criminalità e sviluppi del mercato (prezzo, potenza e dimensioni).
Un contesto politico teso
Dall’estate il governo ha proposto diverse restrizioni sulla cannabis terapeutica, tra cui l’eliminazione delle consultazioni online e il divieto di consegna per corrispondenza.
Il ministro della Salute Nina Warken ha difeso queste misure in nome della sicurezza, ma le sue dichiarazioni sono ampiamente viste come un gesto politico piuttosto che un progetto legislativo concreto.
Qualsiasi modifica avrà infatti bisogno dell’accordo dell’SPD, partner di coalizione e artefice della riforma originaria.
Da parte sua, il nuovo commissario federale per le droghe, il professor Hendrik Streeck, sta adottando un approccio più cauto. Promette decisioni basate sulla scienza, sottolineando che l’accordo CDU-SPD prevede di attendere i risultati dell’Ekocan prima di adottare qualsiasi nuova misura.
Un punto che Niklas Kouparanis, CEO del Bloomwell Group, si è affrettato a sottolineare:
“È sconcertante che i legislatori stiano considerando di limitare la legge sulla cannabis medica senza nemmeno prevedere una propria valutazione scientifica. Rimandare i pazienti a un sistema più gravoso sulla base di un abuso ‘percepito’: questo è arbitrario e ideologico”
Cosa rivela il rapporto Ekocan
Il rapporto preliminare si basa su una combinazione di dati di indagini nazionali (DEBRA, KonCanG) e indicatori istituzionali (sanità pubblica, servizi sociali, polizia). Progetti complementari come AMoCan, POLCAN e OBCAN arricchiscono l’analisi.
Sviluppo del mercato
Nel 2024, la domanda totale di cannabis (medica + ricreativa) è stimata tra le 670 e le 823 tonnellate
La cannabis medica rappresenta il 9-13% di questa domanda, mentre le associazioni culturali rappresentano meno dello 0,1%
Il resto proviene dalla cultura privata e dal mercato nero, che è ancora largamente dominante
La coltivazione privata rimane la più economica, mentre la cannabis medica è complessivamente più economica di quella proveniente dalle associazioni o dal mercato nero
I livelli di THC sono più alti nei prodotti legali, in particolare quelli medici
La quota di mercato legale sta aumentando, ma lentamente, seguendo l’esempio del Canada, dove ha raggiunto il 78% dopo quattro anni
“I primi dati indicano un aumento del mercato legale e un calo del mercato nero, ma la portata del cambiamento rimane incerta”
Proteggere i giovani
I programmi di prevenzione rimangono stabili
Le segnalazioni alla protezione dei minori sono diminuite dopo la legalizzazione
Il 40-43% dei giovani considera la cannabis “facile da ottenere”, un tasso invariato
Il 10% dei giovani consumatori fa uso di sostanze a rischio, un tasso stabile
L’età del primo uso (15-16 anni) rimane invariata
Le intossicazioni accidentali rimangono estremamente rare
“Nessun aumento significativo del consumo problematico tra i giovani dopo la legalizzazione”
Sanità pubblica (adulti)
Il consumo degli adulti è stabile, nonostante un leggero aumento del consumo “nel corso della vita”
Le emergenze e i ricoveri ospedalieri legati alla cannabis non mostrano un aumento significativo
Gli incidenti stradali non sono migliorati
Il rapporto conclude che non c’è un grande impatto sulla salute dalla legalizzazione nel breve termine
Crimine
I reati legati alla cannabis sono chiaramente diminuiti, in particolare i casi di possesso
Le procedure amministrative restano da valutare, così come l’impatto sulla criminalità organizzata
Limiti e applicazione della legge
La maggior parte dei consumatori rimane entro i limiti del possesso consentito
Sono poche le sanzioni applicate in caso di superamento delle soglie, in particolare per i raccolti domestici
“Il limite di 50 grammi a livello domestico viene frequentemente superato senza alcuna significativa repressione, segno che l’applicazione della legge è ancora poco chiara”
Riassunto provvisorio
In sintesi:
I canali legali stanno facendo progressi, ma rimangono minoritari
Il consumo dei giovani continua a declinare
Non si osserva alcun impatto maggiore sulla salute
La criminalità legata alla cannabis è in calo
Il mercato nero persiste, ma la transizione verso la legalità è iniziata
“Dodici mesi dopo la legalizzazione parziale, il mercato legale sta guadagnando terreno. Resta da vedere se questo slancio sarà sufficiente a marginalizzare il mercato nero negli anni a venire”