I pre-roll sono uno dei segmenti in più rapida crescita dell’industria della cannabis, generando 2,3 miliardi di dollari di vendite solo lo scorso anno, secondo l’analista Headset. Ma la maggior parte dei consumatori non sa che quasi la metà dei coni pre-rollati, il componente essenziale di ogni pre-roll, proviene dall’India, mentre l’Indonesia fornisce la maggior parte del resto.
Questa concentrazione rende la catena di approvvigionamento altamente vulnerabile alle politiche commerciali. E quando gli Stati Uniti, che già prevedevano un aumento del consumo di cannabis sotto la seconda presidenza Trump, hanno imposto un dazio del 50% sulle importazioni indiane, le materie prime necessarie per produrre milioni di pre-roll consumati negli Stati Uniti ogni mese sono diventate improvvisamente molto più costose.
Dalla tariffa al prezzo di vendita
La produzione di un singolo cono costa dai 3 agli 8 centesimi. Ma un dazio doganale del 50% fa salire rapidamente i costi. Per una confezione pre-rollata da cinque, il costo aggiuntivo varia tra gli 8 e i 20 centesimi. Moltiplicando questa cifra per i margini di profitto dei rivenditori, i consumatori potrebbero veder aumentare i prezzi da 20 a 60 centesimi per confezione multipla, un aumento significativo per prodotti spesso venduti a circa un dollaro al pezzo.
“Sta diventando proibitivo rifornirsi dall’India”, spiega a MJBizDaily Harrison Bard, co-fondatore di Custom Cones USA. Le aziende si trovano ora di fronte a una scelta cruda: assorbire i costi aggiuntivi, trasferirli agli acquirenti o cercare fornitori alternativi.
Alternative limitate
L’Indonesia rimane un’opzione, ma la produzione è limitata e la qualità può variare. La Cina è un’altra fonte di approvvigionamento, ma anche i suoi prodotti sono soggetti a tariffe elevate e la qualità non è uniforme. Per gli operatori statunitensi della cannabis, semplicemente non ci sono altri Paesi in grado di produrre coni pre-rollati su larga scala.
Alcune aziende si stanno rivolgendo a soluzioni interne, con l’installazione di macchine per la laminazione dei coni. Ma tali cambiamenti richiedono investimenti significativi. Inoltre, molte aziende si affidano a coni stampati su misura per differenziare i propri prodotti, che sono sempre più di successo. Il passaggio a coni standard di marchi come Zig-Zag o Raw potrebbe far risparmiare denaro, ma a scapito dell’identità del marchio.
Gli elevati dazi doganali hanno dato origine anche a tentativi di frode. Alcuni esportatori indiani falsificano l’origine dei prodotti – talvolta apponendo la dicitura “Made in France” – per ridurre i dazi doganali, mentre altri sottovalutano i prezzi applicati.
“Il problema dei dazi doganali o delle tasse elevate è che incoraggiano le persone in questo tipo di situazione ad aggirare o infrangere le regole”, osserva Josh Kesselman, fondatore del marchio di carta da rotolo Raw.
La guerra commerciale finirà in una guerra del pre-rotolamento?
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