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Le compagnie danesi di cannabis medica hanno attratto 200 milioni di euro di investimenti

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Le società di cannabis medica in Danimarca hanno attratto capitale esterno per più di 1,5 miliardi di corone danesi (circa 200 milioni di euro) o una media di 6 milioni di dollari per società.

Secondo un nuovo rapporto, realizzato da Iris Group di Copenhagen per l’agenzia di promozione degli investimenti Invest in Odense, e riportato da MJBIZ Daily, i maggiori investimenti sono arrivati da fondatori e impiegati, che hanno investito 90 milioni di euro, o il 44% degli investimenti.

Altre fonti di finanziamento sono state:

  • Capitale sociale (25%)
  • Seed e capitale di rischio (25%)
  • Capitale di prestito (25%)
  • Grants da fondi o programmi pubblici (15%)
  • Angel investitori (10%)
  • Altre fonti (5%)

Per il suo rapporto, Iris Group ha intervistato le 36 aziende di cannabis medica della Danimarca nel 2021, compresi i grandi nomi come Aurora o Little Green Pharma, che impiegano un totale di 286 dipendenti a tempo pieno.

“La maggior parte della crescita nel settore europeo della cannabis medica sarà generata dalle vendite di estratti e isolati piuttosto che dai fiori secchi”, nota il rapporto, citando varie previsioni.

Il fiore di cannabis essiccato rappresentava meno del 90 per cento delle vendite europee di cannabis medica nel 2020, scendendo a poco più del 70 per cento nel 2021 e oltre il 50 per cento nel 2022. Un rapporto di Prohibition Partners del 2021 ha suggerito che il fiore potrebbe scendere a poco meno del 45% di tutte le vendite entro il 2023.

Il governo danese ha lanciato un programma pilota quadriennale per la cannabis medica nel 2018. Il programma è stato esteso al 2021.

Il rapporto, tuttavia, non fornisce molti dettagli sulle difficoltà del programma. Aveva raggiunto un picco di 1.000 pazienti iscritti nel secondo trimestre del 2019, ma non è riuscito a raggiungere 500 pazienti in ognuno degli ultimi nove trimestri consecutivi.

Il programma non ha quindi visto alcuna crescita negli ultimi 2 anni, con la grande maggioranza dell’uso di cannabis medica che rimane clandestino.

Il rapporto afferma che le compagnie danesi di cannabis medica si aspettano che la crescita futura sia guidata principalmente dall’aumento delle esportazioni piuttosto che dall’apertura del mercato interno.

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