L’Ohio vuole bloccare la cannabis acquistata in Michigan

Per anni, i residenti dell’Ohio nordoccidentale si sono recati in Michigan, uno dei mercati di cannabis più maturi del Midwest, per acquistare prodotti ricreativi. Ma secondo la legislazione attualmente all’esame del Parlamento, questa pratica di lunga data potrebbe presto comportare un ulteriore rischio legale.

L’attuale legge dell’Ohio ha ampiamente legalizzato il possesso e il consumo. Ma la nuova legislazione introduce un requisito rigoroso: solo la cannabis coltivata, lavorata o acquistata in Ohio potrà essere consumata entro i confini dello Stato. Secondo un’analisi del Comitato dei Servizi Legislativi, questa misura classificherebbe tutta la cannabis proveniente da altri Stati come “contrabbando”

L’analisi osserva: “Per esempio, un consumatore adulto può legalmente possedere e consumare marijuana acquistata da un dispensario fuori dallo Stato secondo la legge attuale, mentre secondo il disegno di legge, la marijuana proveniente da un altro Stato è considerata di contrabbando”

Se approvata, la legge consentirebbe il possesso di sole tre categorie di prodotti:

• Cannabis terapeutica coltivata e distribuita secondo gli standard normativi dell’Ohio
• Cannabis per uso adulto prodotta in modo simile secondo il sistema regolamentato dell’Ohio
• Cannabis coltivata in casa, a condizione che sia coltivata e lavorata esclusivamente presso la residenza primaria del consumatore in conformità alle norme statali

In questo modo l’Ohio sarebbe uno dei pochi Stati che cerca di vietare esplicitamente la cannabis legale importata dai mercati vicini per l’uso da parte degli adulti.

Limiti di potenza, regole di confezionamento e nuove sanzioni penali

Oltre ai controlli sulla catena di approvvigionamento, la legislazione introduce ulteriori riforme.

Uno dei cambiamenti più rilevanti è la riduzione della potenza consentita per i concentrati. L’attuale legge dell’Ohio limita i livelli di THC negli estratti al 90%. Il disegno di legge abbasserebbe tale soglia al 70% di THC, allineando l’Ohio agli Stati che hanno imposto limiti di potenza simili per i prodotti destinati all’uso da parte degli adulti.

La legge propone anche:

• Un divieto di fumare cannabis in pubblico
• Requisiti più severi per il confezionamento e l’etichettatura
• Sanzioni penali per chi coltiva più di 12 piante a casa

Un’altra disposizione chiave consentirebbe ai residenti dell’Ohio che in passato hanno commesso reati minori in materia di cannabis di chiedere la cancellazione della loro fedina penale se le loro azioni sono considerate legali secondo le leggi attuali. Ciò è in linea con le riforme attuate in molti altri Stati che hanno legalizzato la cannabis a scopo ricreativo negli ultimi anni.

Bevande alcoliche alla canapa e al THC: una soluzione temporanea

Il disegno di legge affronta anche un segmento caotico e in evoluzione del mercato nazionale: i prodotti alcolici a base di canapa e le bevande a base di THC. Dopo due anni di tira e molla politico e legale, tra cui un ordine esecutivo del governatore Mike DeWine e successive sfide in tribunale, i legislatori hanno ora trovato un compromesso temporaneo.

I prodotti psicoattivi a base di canapa saranno trattati come la cannabis e la loro vendita sarà limitata ai distributori autorizzati dell’Ohio. I legislatori avevano inizialmente previsto una struttura normativa più completa, ma il recente voto del Congresso per vietare a livello federale i prodotti a base di THC della canapa a partire dal 2026 ha portato a una rapida riscrittura del disegno di legge.

Tuttavia, le bevande a base di THC rimarranno legali in Ohio, ma solo fino alla fine del 2026. Il loro futuro oltre quella data dipenderà dal fatto che il Congresso riconsideri la sua posizione federale o legalizzi alcune bevande derivate dalla canapa prima che il divieto nazionale entri in vigore.

Il voto finale attende il Senato dell’Ohio

Il disegno di legge è passato alla Camera dopo una lunga seduta notturna e ora passa al Senato, che si riunirà nuovamente il 10 dicembre.

Se approvata, l’Ohio adotterebbe uno dei sistemi più severi del Paese per controllare l’origine delle forniture di cannabis e gestire la proliferazione degli intossicanti derivati dalla canapa.