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L’UPCBD lancia una petizione per modificare le soglie del THC per la guida

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Petizione per aumentare i livelli di THC al volante
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L’Union des Professionnels du Cannabis Bien-être et Détente (UPCBD) continua a essere preoccupata per la rigida politica di tolleranza zero nei confronti del THC al volante. Avendo perso il suo precedente ricorso al Consiglio di Stato, l’UPCBD sta ora lanciando una petizione sul sito dell’Assemblea Nazionale nel tentativo di influenzare le autorità pubbliche.

Perché vogliamo aumentare le soglie di THC autorizzate per la guida?

Per l’UPCBD, la tolleranza zero sulla presenza di THC nella saliva o nel sangue di un automobilista contraddice la sentenza del 2019 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel caso “Kanavape”. La Corte ha stabilito che la Francia non può vietare i prodotti a base di cannabis “light” o “CBD” a meno che non possa dimostrare un rischio per la salute pubblica. L’UPCBD ritiene che questa prova manchi, come dimostra l’aumento delle vendite di questi prodotti in tutto il Paese.

La rigida politica di tolleranza zero non è coerente con la legalità dei prodotti contenenti CBD, esponendo i consumatori di CBD a rischi legali.

https://www.instagram.com/p/C2PR674xFJP/

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L’associazione sottolinea che i prodotti a base di CBD, anche se contengono tracce di THC, non presentano alcun rischio per la sicurezza pubblica quando il THC è presente in quantità minime. Scientificamente, il THC in tracce non ha effetti psicotropi e quindi non compromette la capacità psicomotoria o la capacità di guidare in sicurezza. Ciononostante, i consumatori di CBD vengono sistematicamente perseguiti e sottoposti alla sospensione della patente, anche quando i livelli di THC sono infinitesimali.

L’UPCBD ha tentato di sfidare questa situazione presentando un ricorso al Consiglio di Stato con l’obiettivo di presentare una domanda preliminare alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Tuttavia, la richiesta è stata respinta, consentendo all’associazione di sostenere che questa politica di tolleranza zero vieta indirettamente i prodotti a base di cannabis light in Francia. A suo avviso, ciò contraddice i principi di libera circolazione delle merci sanciti dagli articoli 34 e 36 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, sottolineando la necessità di un intervento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

L’opinione dell’associazione solleva questioni più ampie sull’incoerenza del trattamento riservato dal sistema giudiziario francese ai consumatori di cannabis rispetto ai consumatori di altre sostanze. Sebbene la cannabis a scopo ricreativo rimanga illegale in Francia, la prolungata finestra di rilevamento del THC nel corpo crea quella che l’UPCBD considera un’ingiustizia. I consumatori possono vedersi sospendere la patente diversi giorni o addirittura settimane dopo il consumo, anche se la sostanza non ha più alcun effetto. Sorprendentemente, il sistema è meno severo per i consumatori di sostanze come la cocaina, le anfetamine o gli oppiacei, le cui soglie di tolleranza sono significativamente più alte di quelle del THC.

Per rispondere a queste preoccupazioni, l’UPCBD chiede l’introduzione di un limite per il tetraidrocannabinolo nel Codice della Strada, sulla falsariga del limite per l’alcol. L’UPCBD chiede che questo limite sia basato su dati scientifici rigorosi, che consentirebbero un approccio equo e coerente alle leggi sulla guida in relazione al consumo di cannabis.

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L’UPCBD invita quindi a rileggere e firmare la petizione a questo link.

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

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