La CURA (Authority for the Responsible Use of Cannabis), l’autorità maltese per la regolamentazione della cannabis, ha annunciato all’inizio di questa settimana che due nuovi Cannabis Club hanno ottenuto le licenze, portando il numero di Cannabis Club a Malta a 11, si apprende CannabisIndustrie.
Due nuovi Cannabis Club autorizzati a Malta
CURA ha postato su Facebook:
“La CURA è lieta di annunciare che sono state concesse due nuove licenze commerciali per la coltivazione e la distribuzione di cannabis. I nuovi club, Mr T e Grassroots, si aggiungono ad altri nove club già operativi, portando il numero totale di licenziatari a 11″.
Questa crescita fa parte della missione continua del CURA di indirizzare i consumatori di cannabis verso prodotti sicuri e regolamentati, allontanandoli dalle sostanze nocive che spesso si trovano sul mercato illegale. La cannabis distribuita dalle associazioni approvate viene sottoposta a test rigorosi per garantire che sia priva di sostanze chimiche e contaminanti nocivi.
Ricordiamo che solo le associazioni approvate sono autorizzate a distribuire la cannabis. Condividere o vendere cannabis al di fuori di queste associazioni rimane *illegale*”
Malta ha legalizzato la coltivazione domestica e i Cannabis Club entro la fine del 2021. All’inizio di quest’anno, il primo Cannabis Club di Malta ha iniziato a distribuire cannabis ai suoi membri.
Sedi di consumo in arrivo?
L’ARUC sta considerando di autorizzare spazi per il consumo di cannabis, offrendo un’alternativa ai consumatori le cui possibilità di fumare in privato sono limitate.
Secondo Joey Reno Vella, direttore generale del CURA, l’autorità sta discutendo con varie parti interessate per esplorare la possibilità di un consumo in loco, dato che attualmente il consumo è consentito solo nelle residenze private.
Questa misura offrirebbe ai consumatori, in particolare a quelli con bambini o che vivono in spazi condivisi, un luogo sicuro e legale per consumare cannabis lontano dai minori e dai vicini sensibili al suo odore. Joey Vella ha sottolineato che questa iniziativa richiede un’attenta pianificazione e non può essere affrettata.
L’introduzione di aree per il consumo sul posto potrebbe anche contribuire a ridurre il fumo illegale in pubblico, come ha chiesto Joey Vella: “È possibile che alcune persone fumino in pubblico perché non hanno un altro posto dove fumare?”
Si sta anche valutando la possibilità di autorizzare la vendita di resina di cannabis e di edibles nei club.
Combattere il mercato nero
Da quando Malta ha legalizzato il possesso e la coltivazione di cannabis nel 2021, il CURA ritiene di svolgere un ruolo chiave nell’aiutare i consumatori a passare al mercato nero. Anche se Joey Vella riconosce che il commercio illegale non è stato completamente sradicato, ritiene che sia stato notevolmente indebolito.
“Il mercato nero è ancora attivo e probabilmente lo rimarrà, ma gli abbiamo inferto un duro colpo”, ha dichiarato Joey Vella in un’intervista rilasciata al Times of Malta.
L’aumento dei membri delle associazioni di cannabis autorizzate conferma questa affermazione, poiché molti consumatori si sono spostati dalle fonti illegali al mercato regolamentato. Queste associazioni forniscono cannabis di qualità controllata, garantendo la sicurezza dei consumatori attraverso test per verificare la presenza di sostanze nocive
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