Entra in contatto con noi

Qual è la posizione del nuovo governo sulla cannabis?

Pubblicato

su

Nuovo governo e cannabis in Francia
Seguici su Facebook
PUBLICITE

Mentre la Francia cercava di battere il Belgio nel suo periodo senza governo, il nuovo primo ministro Michel Barnier ha finalmente impiegato 16 giorni per mettere insieme il suo governo. Due ministeri sono ora direttamente coinvolti nella cannabis: quello della Salute e quello degli Interni.

Qual è la posizione di ciascuno di essi sulla cannabis?

Ministro della Salute e dell’Accesso alle cure

Geneviève Darrieussecq, deputata MoDem per le Landes, è diventata Ministro della Sanità e dell’Accesso alle Cure.

Di professione allergologa, ha ricoperto in precedenza diversi ministeri, tra cui quello per le persone disabili tra il luglio 2022 e il luglio 2023.

PUBLICITE

Il dossier sulla cannabis medica ricadrà direttamente su di lei, mentre i testi sono pronti per essere inviati all’Europa per la notifica, ma senza dubbio stanno prendendo polvere su una scrivania. Come abbiamo rivelato in precedenza, i pazienti ora hanno poche speranze di vedere arrivare trattamenti a base di cannabis prima del 2026, mentre la Direction Générale de la Santé non ha fatto nulla per 5 anni – ed è un eufemismo – per far progredire la questione per ragioni finora sconosciute.

Per quanto riguarda la posizione del Ministro, il cui nuovo nome include “Accesso alle cure”, sarebbe il colmo se impedisse ai malati di cercare le cure.

Ma se non è successo nulla negli ultimi 5 anni, non ci sarebbe da stupirsi più di tanto.

Ministro degli Interni

Bruno Retailleau, senatore della Vandea, è diventato ministro dell’Interno. Molto inclinato a destra, tanto varrebbe chiedere a un pinguino se si vede a vivere nel deserto per sapere qual è la sua posizione sulla cannabis.

PUBLICITE

Quando i Cannabis Club sono stati aperti nel 2013 su iniziativa di varie associazioni, Bruno Retailleau, allora presidente del Consiglio generale della Vandea, ha inviato una lettera al procuratore della Repubblica per metterlo al corrente della situazione in Vandea. Anche se questo non ha avuto conseguenze dirette, ha definito l’uomo stesso.

Nel 2020, si unì a Eric Ciotti e a 80 deputati e senatori di Les Républicains per dire “no” alla tribuna di sindaci repubblicani che chiedevano la legalizzazione della cannabis in Francia. L’argomento non è andato molto oltre il film Reefer Madness, ma è stato sufficiente per cercare di giustificare la loro opposizione. L’articolo prosegue dicendo che:

“Non esistono droghe leggere”, scrivono. Le droghe sono un veleno, un flagello che dobbiamo combattere!

Strano se si pensa che Bruno Retailleau vendeva vino nella sala ristoro del Senato.

In uno dei suoi primi discorsi dalla nomina, Bruno Retailleau ha fatto della lotta al traffico di droga una delle sue priorità. Non esclude di continuare le operazioni di pulizia di Gérald Darmanin, che non hanno fatto altro che rendere più pericoloso il traffico di droga e la vita intorno ad esso, oltre a uccidere alcune decine di persone.

Ma l’abito impone che un Ministro degli Interni debba dichiarare guerra alla droga!

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

Trending

Trovaci su logo Google NewsNewsE in altre lingue:Newsweed FranceNewsweed EspañaNewsweed NederlandNewsweed PortugalNewsweed Deutschland

Newsweed è la principale fonte di informazioni sulla cannabis legale in Europa - © Newsweed