Vanuatu si appresta a sbloccare le sue industrie della canapa e della cannabis terapeutica, da tempo bloccate, mentre i legislatori discutono una nuova legge per rimuovere le barriere finanziarie che hanno paralizzato i settori dal 2021.
Il disegno di legge, attualmente all’esame del parlamento, mira a modificare l’Il Industrial Hemp and Medical Cannabis Act 2021, che ha legalizzato la coltivazione, la produzione e l’esportazione di canapa industriale e cannabis medica sotto licenza. Nonostante le promesse iniziali, questo quadro è rimasto inattivo a causa di una grave lacuna: le banche locali si sono rifiutate di aprire conti o elaborare transazioni per gli operatori autorizzati.
Senza un’esplicita garanzia legale che protegga le istituzioni finanziarie che lavorano con le imprese della cannabis, gli investitori e i produttori non hanno potuto avviare l’attività, nemmeno quelli in possesso di licenze valide per 10 anni. La riforma in discussione autorizzerebbe ufficialmente le banche a fornire servizi a questo settore, una mossa che dovrebbe finalmente consentire l’applicazione della legge del 2021 nelle 82 isole di Vanuatu.
Aprire nuove opportunità economiche
Il nuovo emendamento è uno dei 19 progetti di legge in esame in questa legislatura, ma è di notevole importanza per la strategia economica del Paese. Con l’approvazione della legge del 2021, Vanuatu è diventato uno dei primi Paesi del Pacifico a legalizzare simultaneamente la canapa industriale e la cannabis terapeutica.
Sono state concesse cinque licenze, due per la cannabis medica e tre per la canapa industriale, oltre a designare aree di coltivazione sulle isole di Efate, Santo, Malekula, Tanna ed Erromango. I funzionari hanno promosso il programma come mezzo per attrarre investimenti stranieri, creare posti di lavoro locali e aprire nuovi mercati di esportazione per i prodotti agricoli a valore aggiunto.
Se le barriere bancarie saranno rimosse, questo emendamento potrebbe dare nuova vita a questi progetti e posizionare Vanuatu come attore di nicchia nel mercato asiatico della cannabis.
L’agricoltura rimane il pilastro dell’economia di Vanuatu e dà lavoro a circa due terzi della popolazione. La maggior parte dei cittadini si affida all’agricoltura su piccola scala, coltivando colture miste come noci di cocco, ortaggi, kava e frutta tropicale. Per decenni, i politici hanno cercato di modernizzare e diversificare la base agricola con colture a più alto valore aggiunto.
La lavorazione locale della canapa potrebbe anche rafforzare le catene del valore, stimolando gli investimenti nella produzione su piccola scala e nelle infrastrutture agricole.
Nonostante le sue modeste dimensioni, l’iniziativa di Vanuatu la pone all’avanguardia in un panorama regionale in rapida evoluzione. In tutto il Pacifico, Paesi come Fiji e Papua Nuova Guinea hanno discusso quadri simili, ma pochi hanno fatto progressi legislativi di questo tipo.
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