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Dinafem annuncia le sue prime novità dal 2020

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Il ritorno di Dinafem
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Erano passati quasi 3 anni senza aggiornamenti sui loro social network. Ma il 14 novembre la banca spagnola di semi di cannabis Dinafem ha ripreso a parlare sui suoi account social, dopo un silenzio assoluto seguito a una maggior operazione antidroga condotta dalle autorità spagnole nel 2020.

In un primo post, Dinafem ha voluto ringraziare tutti per il sostegno ricevuto ed esprimere il suo spirito combattivo.

“Vorremmo ringraziare pubblicamente le tante persone e organizzazioni che hanno dimostrato la loro solidarietà e il loro affetto per Dinafem e per i suoi 100 lavoratori licenziati”. Dinafem non ha ripreso a vendere semi, l’autorità giudiziaria ce lo ha espressamente vietato, e dobbiamo attendere l’esito del processo per poterlo fare di nuovo, almeno finché Dinafem sarà un’azienda spagnola. Abbiamo piena fiducia nel sistema giudiziario e attendiamo con ansia il processo per dimostrare la nostra innocenza. Possono tagliare i fiori, ma non possono fermare la primavera. Torneremo prima o poi!”

https://www.instagram.com/p/CztKOqMM6R9/

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Secondo le nostre informazioni, il ritorno non è ancora previsto. La scadenza del processo, prevista per la prossima primavera, è l’unica a cui la banca dei semi sta pensando.

Accusa e processo

Nel settembre 2020, 14 dipendenti di Dinafem sono stati arrestati durante un’operazione antidroga in Spagna. All’epoca, l’azienda rispose con un comunicato stampa, scrivendo in parte:

“Questo duro colpo ha creato un clima di incertezza per l’intero settore, anche per le aziende come noi che si dedicano all’acquisto e alla vendita di semi di cannabis, in tutto o in parte”

In seguito sono stati forniti i dettagli dell’operazione, nota come Inxer-Toro, che ha avuto luogo tra il 15 e il 17 settembre nelle province di Guipúzcoa e Navarra. Durante l’operazione sono state arrestate 14 persone, sono state perquisite 17 case e sono stati perquisiti edifici industriali.

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L’operazione ha fruttato 207.000 euro in contanti, conti e portafogli bitcoin verificati, ha portato alla luce 20 milioni di semi di cannabis con un valore di rivendita di 100 milioni di euro e “un laboratorio di alto livello specializzato nella produzione di specialità da piante di cannabis utilizzando tecniche avanzate di ingegneria genetica”. Niente di strano per una banca di semi, dopotutto.

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

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