Il gigante della vendita al dettaglio Target ha silenziosamente lanciato la vendita di bevande al THC in alcuni dei suoi negozi del Minnesota, una mossa senza precedenti che segnala la crescente accettazione dei cannabinoidi derivati dalla canapa nel commercio tradizionale.
Una mossa storica per l’industria delle bevande a base di THC
Secondo diverse fonti del settore, Target ha introdotto una dozzina di marche di bevande al THC in dieci dei suoi negozi del Minnesota. Tra le marche offerte ci sono Birdie, Cann, Gigli, Hi Seltzer, Indeed, Señorita, Stigma, Surly, Trail Magic, Wonder, Wyld e Wynk.
“Alla luce di tutto ciò che sta accadendo intorno alla canapa e dei dibattiti sulla regolamentazione rispetto al proibizionismo, l’ingresso di Target è monumentale”, ha dichiarato Jason Dayton, cofondatore di Trail Magic, uno dei marchi partecipanti al lancio. “Ed è un momento che dimostra che la regolamentazione funziona”
Dayton ha spiegato che l’obiettivo non è la deregolamentazione, ma la creazione di un quadro responsabile che garantisca test, limiti di età e regole di distribuzione chiare, una struttura che ha contribuito a rendere l’alcol un’industria da 250 miliardi di dollari negli Stati Uniti
“Vogliamo più regolamentazione, non meno”, ha detto.
La notizia ha suscitato entusiasmo nel mercato delle bevande al THC, anche tra le aziende non coinvolte nel lancio. “Si tratta comunque di un’enormità per la categoria e di un grande successo per coloro che ne fanno parte”, ha dichiarato Adam Terry, amministratore delegato di Cantrip.
Un test con implicazioni nazionali
L’ingresso di Target nel segmento delle bevande alla cannabis avviene in un momento politico complesso. A Washington, il Congresso sta discutendo di un possibile ritorno alla legalizzazione della canapa, che potrebbe limitare la vendita di prodotti derivati dalla canapa contenenti tracce di THC.
Il Farm Bill del 2018, firmato in legge da Donald Trump, ha legalizzato la canapa e i suoi derivati a livello federale, a condizione che i prodotti contengano meno dello 0,3% di THC. Tuttavia, alcuni legislatori vogliono ora invertire questa regola, di fronte alle crescenti preoccupazioni per la diffusione di tossici derivati dalla canapa.
Il Minnesota è un punto di partenza particolarmente simbolico per la fase di test di Target. Lo Stato ha legalizzato la cannabis per l’uso da parte degli adulti nel 2023, ma già prima di allora era diventato un centro per le bevande a base di canapa. Nel 2022, il governatore Tim Walz ha firmato una legge che consente la vendita di cannabinoidi derivati dalla canapa come CBD e THC in alimenti e bevande, purché rispettino i limiti di dosaggio stabiliti dallo Stato di 5 mg di THC per porzione e 50 mg per confezione.
La chiarezza normativa ha reso il Minnesota uno dei mercati in più rapida crescita per le bevande a basso contenuto di cannabis, con decine di start-up che stanno nascendo per soddisfare la crescente domanda dei consumatori.
Accettazione del pubblico e cambiamento delle abitudini di consumo
La generalizzazione delle bevande al THC coincide con il cambiamento dell’atteggiamento del pubblico nei confronti della cannabis e dell’alcol. Un recente sondaggio mostra che la maggior parte degli americani vede ora la cannabis come una “opzione più sana” rispetto all’alcol, con quasi l’80% dei bevitori di cannabis che afferma di aver ridotto il consumo di alcol e più del 20% che dichiara di aver smesso del tutto di bere.
Questa tendenza non è passata inosservata alle grandi aziende. Aziende come Amazon e Home Depot si sono già adattate al mutato panorama legale, modificando le loro politiche di test antidroga o addirittura sostenendo la riforma federale della cannabis. Nel frattempo, organizzazioni come i Veterani delle Guerre Straniere (VFW) hanno collaborato con marchi di bevande a base di THC per promuovere alternative all’alcol nelle strutture per veterani in tutto il Paese.
Resta da vedere se il programma pilota di Target sarà esteso a tutto il paese. Ma l’iniziativa è già stata descritta dagli investitori come un punto di svolta per la categoria. “Non abbiamo ancora visto un vero gigante della vendita al dettaglio fare il grande passo. Oggi le cose sono cambiate”, ha scritto Aaron Edelheit, CEO di Mindset Capital.
Mentre a Washington si intensificano i dibattiti sulla regolamentazione della canapa, l’esperienza di Target potrebbe diventare un caso di studio su come il dettaglio possa integrare responsabilmente i prodotti a base di THC nei mercati di consumo esistenti.
In caso di successo, ciò potrebbe aprire la strada ad altre catene nazionali che ne seguiranno l’esempio, spostando le bevande a base di cannabis dai negozi specializzati al centro degli scaffali dei negozi di tutti i giorni.
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