Podcast “Parlons Canna !” s02e03: “Cannabis: nessuno svantaggio per la legalizzazione” – Jean-Pierre Couteron

Jean Pierre Couteron è uno psicologo clinico specializzato nel tema delle dipendenze. Eravamo curiosi di conoscere la sua visione e analisi del mercato della cannabis, ma soprattutto la sua opinione sulla legalizzazione, così lo abbiamo invitato a Parlons Canna. Ex presidente della Federazione delle Dipendenze, oggi lavora nelle Consulte dei Giovani Consumatori e accoglie giovani e adulti che soffrono di dipendenza da droghe, tabacco, alcol, ecc.

In passato ha condotto una vita tranquilla a Castres. Poi un giorno, per motivi familiari, la sua famiglia si trasferì a Clermont-Ferrand. Qualche anno dopo, sua madre morì di cancro al cervello. Questo evento ha cambiato la sua vita e lo ha fatto diventare più “libero”.

Oggi è uno di coloro che si battono per la legalizzazione della cannabis. L’insistenza sul concetto che ci si può divertire e che si possono eliminare tutti i rischi ha portato alla politica che abbiamo ora”, dice il nostro ospite. Sarebbe invece meglio supporre che questa sostanza possa portare effetti piacevoli pur generando una serie di rischi.

Gli oppositori alla legalizzazione della cannabis spesso avanzano l’argomentazione che essa creerà un mercato delle droghe pesanti. Non importa quante volte glielo diciamo”, dice Jean-Pierre Couteron, “questo è un falso argomento, non tutti possono assumere qualsiasi prodotto.

Per lui non ci sarebbe alcuno svantaggio nel legalizzare la cannabis, soprattutto se si considera l’attuale livello di consumo e di traffico. Tuttavia, dovrebbe essere pensata e portata avanti con intelligenza e non dovrebbe copiare la cattiva politica degli alcolici, che consiste nel cedere la vendita a chiunque, senza alcun controllo. Invece di esercitare l’autorità sull’utente, lo Stato dovrebbe esercitarla sui produttori e sui commercianti per avere prodotti di migliore qualità, vendite controllate e una migliore tracciabilità.

Il suo sogno è che si possa dire che dobbiamo assicurare il sistema degli oggetti di piacere nello stesso modo in cui abbiamo assicurato il sistema di vendita dei farmaci.

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