Il presidente Donald Trump domenica ha condiviso, e poi cancellato, un video che esaltava i benefici della cannabis per la salute, suggerendo che la copertura Medicare del CBD sarebbe stata “l’iniziativa sanitaria per anziani più importante del secolo”.
Sebbene Trump non abbia aggiunto commenti al suo post, il video presenta il CBD come uno strumento per modernizzare l’assistenza agli anziani, spiegando che il sistema endocannabinoide è un fattore chiave per mantenere l’equilibrio nel corpo. Secondo il video, il CBD potrebbe aiutare a gestire il dolore, l’infiammazione, il declino cognitivo e altri disturbi legati all’età in modo più sicuro di alcuni farmaci.
Il video sostiene anche che l’ampliamento dell’accesso al CBD potrebbe generare grandi benefici economici, citando un rapporto di PricewaterhouseCoopers che stima 64 miliardi di dollari di risparmi annuali nel settore sanitario se la cannabis fosse pienamente integrata nel sistema.
https://twitter.com/TrumpTruthOnX/status/1972408523054272529
Riclassificazione in vista?
Il tempismo non è insignificante in questa pubblicazione. La Casa Bianca continua a prendere in considerazione la potenziale riclassificazione della cannabis a livello federale, che alleggerirebbe le pene federali per il possesso e la distribuzione, espanderebbe la ricerca medica sulla cannabis o permetterebbe alle imprese di cannabis di beneficiare delle deduzioni fiscali standard.
Il Commonwealth Project, l’organizzazione dietro il video, ha partecipato in precedenza alle udienze federali sulla riclassificazione, che iniziarono sotto l’amministrazione Biden ma furono interrotte. Il gruppo ha sostenuto che la riclassificazione darebbe agli anziani, ai ricercatori e ai medici più certezze per esplorare il potenziale medico del CBD.
Il video evidenzia anche la Farm Bill del 2018, promulgata durante il primo mandato di Trump, che ha legalizzato a livello federale la canapa contenente fino allo 0,3% di THC. La narrazione descrive questa legislazione come il “primo passo” verso l’integrazione della cannabis nel sistema sanitario.
Sostiene che il prossimo passo dovrebbe essere quello di educare i medici sul sistema endocannabinoide, stabilire standard federali per il CBD e consentire agli anziani di accedere a questi prodotti attraverso Medicare.
Al momento, nonostante la crescente popolarità (il 20% degli anziani americani fa uso di CBD per trattare condizioni che vanno dall’artrite ai disturbi del sonno), i medici non hanno una formazione formale e la FDA deve ancora fornire chiari standard normativi.
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