Nel suo primo mese di attività, il punto vendita di cannabis legale nella città di Losanna ha venduto 4,5 chili, ovvero il 5% della quantità che si stima provenga dal mercato nero.
Frank Zobel, vicedirettore di Addiction Suisse, ha specificato alcune delle caratteristiche demografiche degli acquirenti in un’intervista a 24 Heures: “Hanno in media tra i 35 e i 40 anni e generalmente non partecipano a programmi di aiuto ai tossicodipendenti”
Per lui, questo sfida gli stereotipi e suggerisce che un gruppo eterogeneo è interessato alla cannabis regolamentata. Più di 600 adulti di Losanna hanno espresso l’intenzione di partecipare al progetto Cann-L nei prossimi mesi, indicando una potenziale attrazione dei consumatori verso canali legali e regolamentati.
Anche la potenza della cannabis venduta fornisce informazioni preziose. Zobel osserva che “la cannabis più richiesta è quella più potente, con un contenuto di THC di circa il 15%, che rappresenta il 40% delle vendite”.
Zobel affronta la questione della presenza di spacciatori nella zona, sottolineando che i primi partecipanti al progetto Cann-L si rifornivano attraverso canali brevi, come conoscenti o coltivatori. Zobel sostiene che i venditori ambulanti possono ancora soddisfare esigenze spontanee che i punti vendita legali non possono soddisfare.
Il progetto Cann-L si ispira al Quebec e mira non solo a monitorare il mercato nero, ma anche a valutare l’impatto delle vendite senza scopo di lucro sul comportamento dei consumatori. I partecipanti sono tenuti a compilare un questionario ogni sei mesi, i cui dati saranno utilizzati per valutare gli effetti a lungo termine del progetto.
L’impegno finanziario del progetto Cann-L è significativo, con un costo di 1,7 milioni di franchi svizzeri e una durata prevista di quattro anni e mezzo. Tra le altre cose, il progetto servirà a comprendere a fondo le dinamiche della vendita di cannabis regolamentata e i suoi potenziali effetti sulla società.
Le città di Basilea e Zurigo hanno già lanciato vendite controllate di cannabis nelle farmacie nel 2023.
Queste iniziative in varie città svizzere non sono solo sperimentali, ma intendono anche contribuire al dibattito in corso sulla stesura di una legislazione federale sulla cannabis. In Svizzera, il 4% degli adulti fa attualmente uso di cannabis e i dati raccolti da questi progetti pilota giocheranno un ruolo cruciale nella definizione del futuro quadro normativo.
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