Esiste davvero uno sballo passivo?

Se non usa cannabis, ma passa le serate con fumatori d’erba, si sarà chiesto perché durante la serata ha sentito effetti simili alla cannabis.

Proprio come il fumo passivo, esiste una cosa come lo sballo passivo. Questo fenomeno si verifica quando una persona che non usa cannabis sente gli “stessi” effetti di un fumatore quando si trova nelle vicinanze di un consumatore. Poiché il fumo di cannabis contiene cannabinoidi, questi possono interagire con un non fumatore, soprattutto se non è abituato.

Uno studio del 2015 degli studenti della John Hopkins School of Medicine di Baltimora, Maryland, ha cercato di capire questo fenomeno. Questi scienziati hanno testato il fumo di cannabis su dodici persone: sei fumatori e sei non fumatori. I soggetti sono stati messi insieme in una stanza di plexiglas e sigillati con meccanismi di ventilazione azionati manualmente ad intervalli di un’ora. Alcune prove hanno esposto i soggetti a stanze che non erano ventilate mentre altri soggetti sono stati messi in una stanza con un tasso di ventilazione di undici scambi d’aria all’ora.

L’esperimento ha mostrato risultati conclusivi. I ricercatori hanno scoperto che i soggetti nella stanza non ventilata, anche senza uso diretto, sono risultati positivi alla cannabis nei test delle urine. I non fumatori esposti al fumo di cannabis per un’ora o più possono quindi avere tracce di THC nel loro corpo. “Abbiamo trovato effetti positivi della cannabis nelle prime ore, una leggera intossicazione e una leggera diminuzione della performance cognitiva”, spiega Ryan Vandrey, professore alla Baltimore School of Medicine e uno degli autori dello studio.

Quindi lo sballo passivo esiste davvero. Per evitarlo, apra le finestre e non fumi i suoi amici non utenti. Ad un certo livello di esposizione, potrebbero anche risultare positivi alla cannabis in un test su strada.

Mehdi Bautier