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I Cannabis Club di Malta apriranno dal 28 febbraio

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Un esempio di Cannabis Club
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Dopo un lieve ritardo, la Malta Cannabis Authority ha finalmente comunicato i criteri per aprire un Cannabis Club a Malta.

Il processo di candidatura sarà aperto dal 28 febbraio. Il Ministro per le Riforme Rebecca Buttigieg e l’Autorità per l’Uso Responsabile della Cannabis Leonid McKay hanno sottolineato che questo è il primo quadro legale di questo tipo in Europa, notando che si tratta di una “pionieristica”>mossa legale.

Ecco tutto quello che c’è da sapere sui Cannabis Club maltesi.

Come aprire un Cannabis Club a Malta

L’apertura di un Cannabis Club a Malta costerà almeno 1.000 euro. L’approvazione si basa su una domanda e un colloquio. La licenza concessa è valida per un anno. Ogni organizzazione ha bisogno di due fondatori, che non devono necessariamente essere cittadini maltesi. Tuttavia, i direttori del club devono essere residenti a Malta da almeno cinque anni.

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Ogni Cannabis Club sarà responsabile dell’intera filiera della cannabis, dal seme alla vendita. I club dovranno coltivare la propria cannabis e non potranno acquistarla da terzi o da un altro club.

Ogni club dovrà già disporre di una sede per la richiesta e di uno spazio per la coltivazione, al chiuso o all’aperto, senza visibilità pubblica. I siti di coltivazione dovranno soddisfare determinati criteri, come un sistema di videosorveglianza dedicato e un sistema di ventilazione.

I semi saranno disponibili nell’Unione Europea e in altre giurisdizioni approvate. Non ci saranno limiti al numero di semi acquistabili.

Tutti i club devono essere situati entro 250 metri da scuole e centri giovanili, ma possono anche essere situati in aree residenziali.

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I club non potranno pubblicizzare la cannabis e i nomi dei club che includono qualsiasi forma di termine promozionale – ad esempio Happy Cannabis Smoke Malta – potrebbero essere rifiutati per motivi promozionali.

I club dovranno sforzarsi di vendere la loro cannabis a un prezzo inferiore a quello del mercato nero. Non ci sarà un tetto massimo di prezzo né di THC. Tuttavia, non saranno in vendita spinelli pre-rollati. I club potranno anche vendere articoli legati alla cannabis, come i grinder, e potranno servire bevande, ma non alcolici.

Ogni club potrà ospitare fino a 500 grammi nei propri locali. I limiti alla quantità di cannabis saranno determinati dal numero di soci di ciascun club, e il limite aumenterà con l’aumentare del numero di soci.

Ogni club avrà un massimo di 500 soci, e un individuo potrà essere socio di un solo club alla volta.

Una percentuale della quota associativa sarà destinata alla riduzione del rischio. Sui profitti ottenuti si pagherà un’imposta. Sono ancora in corso discussioni con il Commissario per l’IVA per stabilire se l’IVA sarà applicata alla cannabis.

Chiunque venga sorpreso a violare le regole e i criteri di cui sopra sarà avvertito con lettere di avvertimento prima che vengano presi provvedimenti con la sospensione o la revoca della licenza del club e la confisca della merce.

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

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