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Italia: i deputati voteranno a favore o contro l’autocoltivazione della cannabis

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Italia: i deputati voteranno a favore o contro l'autocoltivazione della cannabis
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Gli italiani potrebbero presto essere in grado di coltivare fino a quattro piante di cannabis nelle loro case. La Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha appena approvato un testo in tal senso. Ma la strada parlamentare è ancora lunga. Il provvedimento dovrà essere sottoposto a emendamenti e poi votato in sessione plenaria dai 630 deputati a Palazzo Montecitorio. Il Paese ha già una legislazione sulla cannabis piuttosto favorevole, dato che la cannabis medica è permessa, così come il CBD allo 0,6% di THC.

Nel caso di attività minime di coltivazione di cannabis, svolte in forma domestica e a causa delle tecniche rudimentali utilizzate, del piccolo numero di piante, della modesta quantità di prodotto che si può ottenere […], destinate all’uso personale del produttore, non si applicano le disposizioni degli articoli 73 e 75 [che prevedono sanzioni penali]”, si legge nel documento redatto da Caterina Licatini, deputata del Movimento Cinque Stelle (M5) ledisposizioni degli articoli 73 e 75 [che prevedono sanzioni penali] non si applicano”, dice il documento redatto dalla deputata Caterina Licatini del Movimento Cinque Stelle (M5E), anti-sistema e vicino alle idee anti-globalizzazione

“La coltivazione di cannabis in casa è essenziale per chi ha bisogno di usarla per scopi terapeutici. Spesso non ne trovano di disponibili. Serve anche a combattere il traffico e l’economia sommersa”, sostiene il relatore della legge, il deputato M5E Mario Perantoni. Un altro argomento è che i deputati stanno semplicemente adattando la legge alla giurisprudenza. Infatti, la Corte di Cassazione italiana ha depenalizzato l’autocoltivazione nel 2019. Inoltre, i termini usati dalla massima corte sono quasi copiati e incollati nel disegno di legge.

Forte opposizione da destra

Ma il testo è divisivo, con una forte divisione tra destra e sinistra. La sinistra – composta dal M5E, ma anche dal Partito Democratico (socialdemocratico) e da Liberi e Uguali (sinistra) – dice di sì. La destra – la Lega (destra nazionalista), Fratelli d’Italia (estrema destra), Forza Italia (democristiana) e Coraggio Italia (liberal-conservatrice) – la rifiuta apertamente.

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“Il diritto alla terra, la legge contro la discriminazione LGBT e ora la coltivazione di cannabis in casa! Se queste sono le priorità del governo, l’Italia ha un problema”, ha soffocato Matteo Salvini, ex ministro dell’Interno (2018-2019) e influente capo della Lega. Il suo partito è comunque uno dei membri della coalizione di governo. Anche Forza Italia e Coraggio Italia, che rifiutano il testo. È quindi probabile che la maggioranza esploda al momento del voto.

Nell’opposizione, alcuni temono un volo di fantasia. “Saremo lo zimbello dell’Europa, già stupita dal nostro primato nell’uso di cannabis e cannabinoidi tra i bambini in età scolastica. In breve, grazie a Draghi e a coloro che lo sostengono, saremo tutti più subdoli, schivi, muti e, in alcuni casi, sfacciati. Èproprio quello di cui l’Italia aveva bisogno”, dice Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, il partito di estrema destra con sfumature fasciste

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

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