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Un gruppo di associazioni lancia una petizione per la depenalizzazione delle droghe in Francia

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Depenalizzazione delle droghe in Francia
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In occasione della giornata internazionale Support Don’t Punish del 26 giugno 2023, il Collettivo per una Nuova Politica sulle Droghe (CNPD) invita le persone a firmare una petizione per l’adozione di una legge che abolisca le sanzioni penali per il consumo di droga in Francia. L’obiettivo è raccogliere 100.000 firme entro il 2027 per chiedere all’Assemblea nazionale di prendere in considerazione una nuova legge.

Marie Ongün-Rombaldi, direttrice esecutiva di Fédération Addiction e membro del CNPD, ritiene che “si debba dare priorità alla salute rispetto alla repressione”. A suo avviso, le pene per i tossicodipendenti sono “un ostacolo all’accesso alle cure, alla prevenzione e alla riduzione del danno” e simboleggiano il fallimento della Francia in termini di politica sulle droghe.

“Siamo uno dei Paesi più repressivi al mondo e uno dei maggiori consumatori di cocaina e cannabis”, aggiunge Marie Ongün-Rombaldi, invitando al “pragmatismo” di fronte a una posizione “morale e ideologica”.

Ritenendo che la repressione sia inefficace, costosa e priva di un reale impatto sul traffico di droga, il CNPD auspica una nuova legge che ponga fine alle sanzioni penali per il semplice uso di droghe (consumo e possesso). Più specificamente, il collettivo chiede una riforma del Codice di Sanità Pubblica che consenta:

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  • ai consumatori di cercare senza timore il sostegno delle associazioni e dei professionisti della riduzione del danno e della cura
  • di sviluppare iniziative di informazione, prevenzione e riduzione del danno, che non sarebbero più in contrasto con la legge: l’obiettivo è proteggere la salute delle persone e ridurre il costo sanitario e sociale delle droghe per la comunità
  • investire il denaro pubblico così risparmiato, ad esempio, in prevenzione, riduzione del danno e assistenza
  • liberare risorse e tempo per la polizia e i servizi giudiziari per riorientare la loro missione sulla protezione delle persone, in particolare dei soggetti socialmente più vulnerabili

Se la petizione riceverà almeno 100.000 firme, sarà prima pubblicata sul sito web dell’Assemblea nazionale. Una delle otto commissioni permanenti dell’Assemblea Nazionale potrà quindi prenderla in considerazione, decidendo di esaminare il testo nel corso di un dibattito che sarà oggetto di un rapporto parlamentare, oppure di archiviare la petizione – probabilmente insieme ai rapporti della Missione d’informazione sugli usi della cannabis e del CESE.

Il CNPD riunisce una ventina di organizzazioni che rappresentano il settore medico-sociale (Fédération addiction, Aides, Médecins du monde, Safe, SOS Addictions), i consumatori (Asud), il Collettivo di polizia contro il proibizionismo, il Syndicat de la magistrature, la Ligue des Droits de l’Homme, l’Observatoire international des prisons, ecc

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

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