Cos’è un bhang?

E non stiamo parlando del bong, che è più comunemente conosciuto come pipa ad acqua. Il bhang si riferisce in realtà ad un certo modo di consumare la cannabis. Come sa, la cannabis non deve essere fumata. Diverse parti di cannabis possono essere usate e ingerite direttamente attraverso cibo, bevande o incorporate in creme cosmetiche (topici). E il bhang?

Prima di arrivare al cuore della questione, ricordiamo che tutto inizia con la pianta di Cannabis. Il modo più comune di consumarla è fumare i fiori di cannabis, chiamati erba, ganja o marie-jeanne, che è sia il modo meno sano di consumarla sia il meno efficace (anche se, garantito, gli effetti possono essere potenti).

Il prossimo più potente è l’hashish, che è semplicemente un’estrazione di cannabis senza solventi. L’hashish si ottiene dalla resina della pianta e conserva solo i tricomi, che sono le ghiandole della pianta di Cannabis che producono cannabinoidi come il THC o il CBD.

Seguono gli oli di cannabis, che sono un concentrato di hashish e generalmente costituiscono i prodotti con il più alto contenuto di THC se si mettono da parte le estrazioni con solventi.

Bhang

Il bhang è conosciuto principalmente per essere consumato durante il festival di Holi in India. Viene anche usato nelle cerimonie religiose da tempo immemorabile nelle terre indù. A differenza dei suoi cugini menzionati sopra, il bhang è un decotto di fiori e foglie di cannabis o hashish macerati in una specie di lassi.

Indian bhang

Per avere un assaggio di questa bevanda degli dei, l’India e il festival di Holi sono un buon posto. Anche se il bhang è venduto legalmente solo nei negozi statali, non è difficile trovarne un po’ durante queste celebrazioni. Attenzione però agli effetti, che nelle dosi sbagliate possono essere devastanti quanto le pizze spaziali della Cambogia.

Holi dura due giorni e si verifica in giorni diversi ogni anno. Nel 2017 cadrà il 12 e 13 marzo.