La legge italiana sulla legalizzazione della cannabis è ancora bloccata

Da luglio 2015, un progetto di legge sulla piena legalizzazione della cannabis dorme nei cassetti del Parlamento italiano. Mentre più di 200 deputati hanno firmato il disegno di legge, la legge ha bisogno di 320 voti per essere attuata. Il senatore Benedetto Della Vedova, voce del movimento di legalizzazione, stima che il mercato italiano della cannabis illecita valga 4 miliardi di euro.

Il progetto a grandi linee

Se questa legge venisse mai attuata, la cannabis sarebbe regolata sotto un monopolio statale. I consumatori potrebbero coltivare fino a 5 piante a persona. Queste piante potrebbero essere condivise con altri individui nei Cannabis Social Club. Questi club avrebbero il permesso di coltivare fino ad un massimo di 250 piante per la loro comunità. Matematicamente, un CSC non dovrebbe superare i 50 membri.

Il consumatore potrebbe andare in giro con 5 grammi addosso e tenere 15 grammi di scorta a casa. Per i pazienti con cannabis terapeutica, il numero di piante e la riserva domestica saranno determinati in base alle patologie che li colpiscono. La ricerca medica e scientifica sulla cannabis sarebbe facilitata.

Per aprire un business di cannabis, gli imprenditori dovranno passare attraverso il dipartimento doganale, che già regola il tabacco e il gioco d’azzardo. Sarebbero in grado di commercializzare non solo fiori secchi ma anche tutti i derivati contenenti cannabinoidi.

Inoltre, la vendita di piccole quantità di cannabis (meno di 5g) sarebbe depenalizzata. Così com’è, le pene sono le stesse indipendentemente dalla droga venduta. Se la legge passa, le autorità si aspettano di aumentare le pene per la vendita di droghe pesanti. Tutte le persone attualmente in prigione a causa della cannabis verrebbero rilasciate.

Perché ci vuole così tanto?

Tutti i 218 deputati pro-legalizzazione hanno formato il gruppo di lavoro “Cannabis Legale”. Questo gruppo è composto principalmente da deputati di partiti di sinistra, partiti di centro-sinistra, indipendenti e alcuni membri del partito di centro-destra “Forza Italia” di Silvio Berlusconi.

Tuttavia, la mancanza di una maggioranza in Italia impedisce qualsiasi progresso su questo tema. Secondo il sito Agi.it, circa 2000 emendamenti sono stati presentati dagli oppositori della legge. Il testo dovrebbe essere riesaminato e modificato poco prima di tornare in Parlamento.