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La legalizzazione della cannabis ricreativa in Florida davanti alla Corte Suprema

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La legalizzazione della cannabis ricreativa davanti alla Corte Suprema
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La Corte Suprema della Florida si è trovata nel mezzo di un cruciale dibattito intorno all’iniziativa per la legalizzazione della cannabis prevista per il voto dello Stato del 2024. Al centro di questo dibattito altamente tecnico c’erano le diverse interpretazioni semantiche e legali presentate dall’ufficio del Procuratore Generale e dalla campagna Smart & Safe Florida dietro l’iniziativa

La decisione della Corte Suprema sarà cruciale nel determinare se gli elettori della Florida avranno l’opportunità di votare sulla questione.

Battaglia semantica e legale

Una delle principali argomentazioni avanzate dall’ufficio del procuratore generale Ashley Moody riguardava la presunta natura fuorviante del riassunto dell’iniziativa, limitato a 75 parole:

“Permette agli adulti di 21 anni o più di possedere, acquistare o usare prodotti e armamentari a base di cannabis per il consumo personale non medico, fumando, ingerendo o in altro modo; permette ai centri di trattamento della cannabis medica e ad altre entità con licenza statale di acquistare, coltivare, lavorare, produrre, vendere e distribuire tali prodotti e armamentari. Si applica alla legge della Florida; non modifica né immunizza le violazioni della legge federale. Stabilisce limiti di possesso per uso personale. Consente una legislazione coerente. Definisce i termini. Prevede una data di entrata in vigore”.

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In particolare, è stata sollevata una potenziale ambiguità in merito alla concessione di licenze per le aziende che producono cannabis, suggerendo che il linguaggio inganna gli elettori sulla potenziale espansione delle entità autorizzate a vendere cannabis a scopo ricreativo. Sebbene l’iniziativa alluda alla possibilità di nuove licenze, non dettaglia esplicitamente le fasi legislative necessarie per la loro approvazione.

Un altro importante punto di disaccordo è sorto sull’interazione tra l’emendamento proposto e la legge federale. Il dibattito sulla formulazione dell’iniziativa mirava a determinare se essa affrontasse adeguatamente la legalità federale della cannabis. Ciò ha innescato un dibattito sul fatto che la formulazione abbia introdotto confusione o semplicemente rifletta l’incertezza esistente sulla legge federale.

Un’altra argomentazione critica era incentrata sulla regola della Costituzione della Florida che prevede un unico scopo per le misure elettorali. L’argomentazione era che l’iniziativa, apportando due modifiche fondamentali alla legge organica, violava le disposizioni costituzionali statali che richiedono un unico scopo per le iniziative elettorali.

Responsabilità degli elettori

I difensori dell’iniziativa hanno enfatizzato l’aderenza alle precedenti indicazioni della Corte e hanno sottolineato la responsabilità degli elettori nell’interpretazione del linguaggio elettorale. Hanno inoltre sostenuto l’importanza di non fuorviare gli elettori e di preservare l’intento delle iniziative popolari di modificare le leggi organiche dello Stato.

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La decisione della Corte Suprema della Florida avrà un peso considerevole nel determinare il destino della misura elettorale e deve ora pronunciarsi. Moody, il procuratore generale dello Stato, ha avanzato la stessa argomentazione riguardo alla formulazione fuorviante di una misura di legalizzazione del 2022. La Corte Suprema l’ha successivamente bocciata.

Cosa propone l’iniziativa di legalizzazione della cannabis in Florida?

Ecco cosa propone l’iniziativa Smart & Safe Florida per la legalizzazione della cannabis:

  • Gli adulti dai 21 anni in su potranno acquistare e possedere fino a tre onces di cannabis (84 grammi) per uso personale. Il limite per i concentrati di marijuana sarebbe di cinque grammi
  • I dispensari di cannabis medica potrebbero “acquisire, coltivare, lavorare, produrre, vendere e distribuire prodotti e accessori di cannabis agli adulti per uso personale”
  • Il legislatore sarebbe autorizzato – ma non obbligato – ad approvare ulteriori entità che non sono attualmente dispensari di cannabis autorizzati
  • Non ci sono disposizioni per la coltivazione domestica, l’espunzione di precedenti penali o l’equità sociale
  • La misura entrerebbe in vigore sei mesi dopo l’approvazione degli elettori

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

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