Cannabis in Italia

Primo raccolto ufficiale di cannabis medica in Italia

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Il colonnello Antonio Medica, soprannominato colonnello Mary Jane, ha completato la prima parte della sua missione piuttosto speciale: coltivare cannabis medica per il paese. L’esercito italiano ha infatti annunciato che la prima spedizione di 1600 barattoli da 5 grammi di cannabis medica è pronta per essere inviata agli ospedali e alle farmacie italiane che ne hanno bisogno.

L’Italia ha permesso la cannabis medica dal 2007, ma il paese importava cannabis dai Paesi Bassi a prezzi troppo alti per i pazienti italiani, fino a 35 euro al grammo, il che rendeva la medicina inaccessibile e spingeva i pazienti al mercato nero. Così il governo è intervenuto e ha deciso di coltivarlo localmente per abbassare il prezzo, con un obiettivo di 5 euro al grammo.

L’esercito italiano impiega 90 giorni per passare dal seme al prodotto confezionato. Sono previsti 4 raccolti all’anno, per un totale di 32 kg di erba.

Il prossimo passo per la cannabis medica in Italia sarà che i coltivatori creino diverse varietà di piante per trattare più malattie. Il Ministero della Salute spera anche di triplicare la produzione a 100 kg all’anno per soddisfare al meglio la domanda dei pazienti, che già sentono che questo non sarà sufficiente.

Indipendentemente dalla domanda e dall’offerta, la coltivazione domestica di cannabis in Italia segna un passo significativo verso la fine della proibizione della cannabis in Europa occidentale. Molte voci stanno spingendo per la legalizzazione della cannabis, incluso le forze di polizia per le quali sarebbe un modo efficace per combattere le mafie.

Questo sviluppo italiano apre effettivamente le porte a un’industria nazionale della cannabis in un paese noto per l’estrema cura dei suoi prodotti culinari, di abbigliamento o automobilistici. Forse presto i cliché della Vespa e del gelato italiano saranno accompagnati da un testone verde 😉

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