Italia: cannabis medica gratuita nelle farmacie

La Commissione Bilancio del Senato italiano ha approvato due emendamenti sulla cannabis medica: la disponibilità gratuita di cannabis nelle farmacie e più budget per la produzione nazionale di cannabis.

Qualsiasi prescrizione di cannabis medica da parte di un medico sarà coperta dalla previdenza sociale italiana. Finora solo 11 delle 20 regioni italiane rimborsavano queste spese sanitarie, il che comportava costi molto alti per i pazienti delle regioni escluse.

2,3 milioni saranno anche messi da parte per lo sviluppo della cannabis terapeutica. Questo fondo sarà usato per stimolare la produzione negli stabilimenti farmaceutici militari, gli unici autorizzati a coltivare cannabis medica e a lavorarla per la vendita.

“L’obiettivo è quello di assicurare che l’intero fabbisogno nazionale di cannabis terapeutica sia soddisfatto, cioè circa 350 chilogrammi all’anno, senza dover ricorrere all’importazione di cannabis attraverso altri paesi” come avviene dal 2013, ha spiegato Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute.

Le coltivazioni militari non sono ancora completamente sviluppate in Italia. Il primo raccolto ha prodotto solo 25 kg, una quantità (e qualità) tutt’altro che sufficiente a coprire la domanda italiana. Il governo italiano ha quindi deciso di concedere licenze di coltivazione e lavorazione ad altre aziende o istituti.

Anche le farmacie potranno fare i loro preparati di cannabis, purché siano coperti da una prescrizione medica.

Anche il personale sanitario dovrà essere formato per essere aggiornato sull’uso terapeutico della cannabis. 12 milioni di italiani potrebbero beneficiare di un trattamento a base di cannabis, in parte legato al trattamento del dolore cronico.