Malta presenta le regole per i cannabis club

La regolamentazione dei Cannabis Club maltesi sta prendendo forma. Una recente nota legale spiega cosa dovranno fare le associazioni di consumatori di cannabis per ottenere una licenza di vendita di cannabis ai membri registrati, sia in termini di registri da tenere che di persone da assumere.

L’avviso legale arriva 15 mesi dopo che il governo ha effettivamente legalizzato la cannabis ricreativa e poche settimane dopo che il nuovo regolatore del settore ha iniziato ad accettare le domande di registrazione.

Le associazioni saranno limitate a un massimo di 500 membri e sarà vietato aderire a più di un’associazione alla volta.

Compensi annuali

Le associazioni dovranno versare il 5% del loro reddito annuale a un fondo per la riduzione del rischio e il 10% dei loro profitti non distribuiti a un fondo per progetti comunitari. Entrambi i fondi saranno gestiti dall’autorità di regolamentazione del settore, la Responsible Cannabis Use Authority (RCUA).

Le tasse di registrazione per le associazioni sono state ridotte dagli importi originariamente proposti: le piccole associazioni con un massimo di 50 membri pagheranno ora solo 1.000 euro all’anno, invece degli 8.750 euro minimi inizialmente proposti.

Il responsabile del CURA, Leonid McKay, ha dichiarato che la decisione di ridurre le tariffe è stata presa in seguito ai commenti dei potenziali richiedenti, che hanno dichiarato di non essere in grado di permettersi le esorbitanti tariffe.

Tuttavia, la quota aumenta con il numero di membri: le associazioni più grandi, che possono avere tra i 351 e i 500 membri, pagheranno una quota annuale di 26.000 euro.

Registri delle colture, delle vendite e dei soci

Tutte le associazioni dovranno tenere registri dettagliati di ogni ciclo di coltivazione della cannabis e presentare al CURA una relazione trimestrale che illustri il numero di membri, la cannabis venduta e il flusso di cassa.

La legge stabilisce che il CURA “può” gestire un sistema digitale centralizzato di raccolta e monitoraggio dei dati, senza alcuna garanzia di riservatezza e sicurezza dei dati personali dei membri dell’associazione.

Al contrario, le norme stabiliscono solo che le associazioni devono tenere un registro dei membri che includa tutti i loro dati personali, senza alcun requisito specifico di privacy o sicurezza. Inoltre, non vi è alcun obbligo esplicito per le associazioni di cancellare i dati dei soci in qualsiasi momento.

Salari di mercato

Tutte le associazioni devono essere “senza scopo di lucro” e saranno tenute a retribuire i propri amministratori in base alle tariffe di mercato stabilite dalla Legge sulle Organizzazioni Volontarie. Saranno ammesse eccezioni solo nel caso in cui una persona abbia “competenze specifiche” e con l’approvazione del CURA.

I fondatori dei Cannabis Club devono aver vissuto a Malta per almeno cinque anni per poter costituire un’associazione e chiunque sia stato condannato per reati gravi o legati alla droga negli ultimi dieci anni non può costituire un’associazione, ricoprire un ruolo chiave in un’associazione o lavorare come dipendente.

Ispezioni e multe

Gli ispettori della CURA saranno autorizzati a condurre ispezioni o verifiche in loco. I trasgressori rischiano sanzioni che vanno dall’ammonimento a ingiunzioni specifiche o, nei casi più gravi, al deferimento alla polizia e alla revoca della licenza.

Le multe variano in base alla gravità. Le associazioni che non presentano relazioni trimestrali o non tengono un elenco corretto dei propri membri saranno multate di 1.000 euro, l’ammenda più bassa consentita dalle norme.

Da lì, le multe aumentano progressivamente fino a 2.000 euro (vendita di alcolici nelle associazioni o numero eccessivo di membri), 2.500 euro (disturbo ai vicini), 5.000 euro (vendita di cannabis non chiaramente etichettata e confezionata) e infine 10.000 euro per le infrazioni più gravi.