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L’esercito zambiano coltiva la cannabis

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Zambia per coltivare la cannabis
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Il comandante Solochi, il generale a capo del servizio nazionale dell’esercito zambiano, ha detto alla fine di febbraio che le sue forze avrebbero acquisito terreni in diverse province del paese per coltivare cannabis medica, e che la semina dovrebbe iniziare a marzo.

Più di 3.000 posti di lavoro dovrebbero essere creati dalla nuova industria, sostenuta per i leader tradizionali, i custodi della terra in Zambia, che hanno “accettato” di cedere liberamente una parte delle loro terre per la diffusione della cannabis.

Cannabis in Zambia

Lo Zambia, a differenza dei suoi vicini Sudafrica, Zimbabwe e Lesotho, è uno dei paesi in Africa che sta prendendo tempo nel muoversi verso la legalizzazione della cannabis medica, o almeno la sua coltivazione ed esportazione. La cannabis medica è vietata per gli zambiani ma il paese, come il Regno Unito fino a poco tempo fa, ne permette la coltivazione e l’esportazione.

“Lo Zambia ha alcuni dei terreni ecologicamente più ricchi dell’Africa e, date le enormi dimensioni del paese, una densa terra vergine che, sulla carta, è fantastica per la cannabis di alta qualità. E’ un mistero perché lo Zambia sia stato finora assente dagli accordi sulla cannabis in Lesotho, Sudafrica, Malawi o Zimbabwe”, dice l’analista Dennis Juru della South Africa International Cross Borders Traders Association.

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Secondo il feedback locale, finora il parlamento zambiano ha solo “approvato la pubblicazione e l’introduzione di un disegno di legge in parlamento per la legalizzazione della coltivazione della cannabis”.

“Lo Zambia vede la cannabis come una coltura di sicurezza, da cui la decisione dell’esercito di anticipare la legalizzazione per sequestrare la terra per la cannabis”, dice Deogracias Kalima, scrittore ecologista freelance per la rivista Unsustainable e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura nel vicino Malawi, dove Mike Tyson è stato nominato ambasciatore della cannabis.

Lo Zambia non è l’unico paese della regione che sembra militarizzare la cannabis. Il suo vicino meridionale, lo Zimbabwe, che ha legalizzato la cannabis nel 2018, è anche un luogo dove la cannabis è stata militarizzata. In primo luogo, la polizia e il servizio carcerario dello Zimbabwe, che sono organismi statali pesantemente militarizzati, hanno ottenuto le prime licenze nel 2019 per coltivare piantagioni di cannabis nei siti delle prigioni per l’esportazione.

“L’esercito zambiano, come quello del suo vicino Zimbabwe, è l’ultimo “stato profondo”. Ovviamente ha osservato la tendenza nel vicino Zimbabwe a militarizzare parzialmente le transazioni lucrative di cannabis e ha pensato: “Perché non possiamo fare lo stesso qui?

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“La cartolarizzazione della cannabis, penso sia una politica piuttosto povera per costruire un’industria dell’erba”.

Si ricorderà che anche i militari italiani avevano iniziato a coltivare cannabis medica, con risultati catastrofici in termini di quantità e qualità, spingendo il governo italiano ad aprire la coltivazione al settore privato.

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

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