L’Italia depenalizza parzialmente la coltivazione di cannabis medica

L’Italia ha recentemente allentato le sue leggi sui produttori di cannabis, depenalizzando i reati relativi alla coltivazione di cannabis a scopo medicinale.

“Non si tratta di permettere la coltivazione di cannabis su ogni terrazza”, ha avvertito il Ministro della Giustizia Andrea Orlando. Secondo la nuova legge, le persone che violano la loro licenza per coltivare cannabis dovranno affrontare una multa piuttosto che una pena detentiva.

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Chi viene sorpreso a coltivare cannabis senza licenza rischia comunque fino ad un anno di prigione e una multa di 4 milioni di euro.

Lo scopo della legge è aiutare il sistema giudiziario italiano sovraccarico e “rendere le pene più efficaci”, dice Orlando.

Nel luglio 2015, 200 parlamentari di tutti gli schieramenti avevano presentato un disegno di legge per legalizzare la coltivazione di piccole quantità di cannabis per uso personale ricreativo.

Una società che scommette sulla futura legalizzazione della cannabis in Italia ha lanciato questa settimana un sito web per reclutare persone interessate all’idea di aprire negozi in franchising, simili ai dispensari statunitensi.

Gli italiani consumano più di 3.000 tonnellate di cannabis all’anno, un terreno molto fertile per un potenziale business futuro.