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Dall’Islanda alle Fiji, il ritorno delle case di canapa

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La canapa, spesso considerata una pianta miracolosa, è sempre più riconosciuta come una materia prima versatile. Nel settore dell’edilizia abitativa, i vantaggi di costruire con la canapa stanno diventando sempre più evidenti, offrendo alternative sostenibili ed ecologiche ai materiali da costruzione convenzionali.

Benefici della costruzione in canapa per l’edilizia

Costruire una casa con la canapa offre una serie di innegabili vantaggi in termini di sostenibilità ambientale, integrità strutturale e benessere generale. In quanto risorsa rinnovabile e a rapida crescita, la canapa si distingue per il suo impatto minimo sull’ambiente. La canapa assorbe l’anidride carbonica durante la crescita e, quando viene utilizzata in edilizia, materiali come il cemento di canapa continuano a sequestrare carbonio, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra.

I vantaggi strutturali delle costruzioni in canapa ne aumentano ulteriormente il fascino. Il calcestruzzo di canapa, un popolare materiale da costruzione derivato da fibre di canapa (chenevotte), calce e acqua, offre eccezionali proprietà termiche. La sua elevata capacità isolante contribuisce a migliorare l’efficienza energetica della casa, riducendo la necessità di riscaldamento o raffreddamento supplementare. Oltre alle considerazioni energetiche, i materiali di canapa sono durevoli, resistenti ai parassiti e al fuoco, favorendo la longevità e la sicurezza dell’ambiente costruito.

Oltre agli aspetti ambientali e strutturali, costruire con la canapa ha un impatto positivo sulla qualità dell’aria interna e sulla salute degli occupanti. I materiali in canapa sono atossici e privi di allergeni, e creano uno spazio abitativo più sano evitando l’emissione di sostanze nocive solitamente associate ai materiali da costruzione tradizionali. Con la crescita della consapevolezza dell’importanza di una vita sostenibile, la versatilità della canapa nella progettazione diventa un fattore chiave. Architetti e costruttori apprezzano la flessibilità della canapa, che consente di realizzare progetti architettonici innovativi ed esteticamente gradevoli.

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Il progetto islandese Grímsnes

Nel 2020, gli architetti Anna Karlsdóttir e Jan Dobrowolski hanno intrapreso la costruzione del primo edificio islandese in canapa e calce, ispirato alle case da tè giapponesi e incentrato su tecniche di costruzione naturali ed ecologiche. Il progetto di Grímsnes, situato nel sud dell’Islanda, ha beneficiato di sovvenzioni da parte di vari fondi e ha coinvolto operai tedeschi in formazione in Islanda. Il prototipo di 15 metri quadrati che ne è risultato ha dimostrato i vantaggi tangibili del calcestruzzo di canapa, come l’atossicità, l’isolamento, la resistenza al fuoco e l’insonorizzazione.

Casa di canapa in Islanda

Casa di canapa in Islanda

Sono stati evidenziati i benefici per la salute delle case di canapa, in quanto le pareti sono realizzate con materiali naturali e traspiranti che aiutano a mantenere livelli ottimali di temperatura e umidità. Il progetto di Grímsnes testimonia il potenziale delle costruzioni in canapa nel fornire soluzioni ecologiche e creare spazi abitativi più salubri.

La casa di canapa delle Fiji sull’isola di Taveuni

Cat 5 Builders, con sede a Taveuni, Fiji, ha accettato la sfida di costruire la prima casa in canapa della regione sull’isola giardino di Taveuni. I blocchi di canapa, importati dalla Francia, sono stati assemblati come mattoncini Lego, dimostrando la facilità d’uso e la velocità di costruzione del materiale.

Blocchi di cemento di canapa

I blocchi di cemento di canapa utilizzati nella casa figiana

Toga Kalougata, direttore dell’azienda, ha sottolineato le proprietà di resistenza al fuoco e di raffreddamento delle case in canapa. Nonostante le difficoltà incontrate, come gli alti costi di importazione, il progetto evidenzia la fattibilità della costruzione in canapa in diverse aree geografiche.

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Casa piatta nel Cambridgeshire

La Flat House, situata nel Cambridgeshire, nel Regno Unito, è un’abitazione unica costruita in canapa. La proprietaria dell’edificio, Gemma Barron, ha elogiato le pareti in canapa per le loro qualità acustiche e l’efficienza energetica.

La casa piatta fatta di canapa

La casa piatta fatta di canapa

Come materiale da costruzione principale è stato utilizzato il calcestruzzo di canapa, ricavato dal nucleo legnoso della pianta di canapa, che offre un’elevata massa termica e capacità di catturare il carbonio. Uno degli obiettivi del progetto era illustrare il potenziale della costruzione in canapa per contribuire alla decarbonizzazione dell’industria edilizia.

Sfide e potenzialità globali

Sebbene l’edilizia in canapa sia molto promettente, diverse sfide ne impediscono l’adozione su larga scala. I cambiamenti normativi, le certificazioni tecniche e la necessità di infrastrutture e finanziamenti sono ostacoli all’aumento della produzione di canapa industriale. Nel Regno Unito, la capacità produttiva di calcestruzzo di canapa non è ancora adatta alla produzione su larga scala, con conseguenti costi elevati e disponibilità limitata. Le normative legali, in particolare per quanto riguarda la coltivazione della canapa, variano da Paese a Paese, il che influisce sull’accessibilità del materiale.

Nonostante queste difficoltà, le Nazioni Unite hanno riconosciuto il potenziale della canapa industriale, esortando i Paesi a chiarire lo status giuridico, ad affrontare i vincoli normativi e a promuovere la cooperazione regionale.

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

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